La festa del genitore single
In napoletano/avellinese ci piace assai scendere nei dettagli quando malediciamo qualcuno: Puozz’ avé mez’ora ‘e petriata dinto a nu vicolo astritto e ca nun sponta, farmacie ‘nchiuse e miedece guallaruse. Ovvero: che tu possa essere colpito da pietre in un vicolo stretto e cieco, senza trovare farmacie aperte e possibilmente imbattendoti in medici erniosi ovvero lenti nel soccorrere.
Sabato mattina, mentre avevo la testa nel cesso vomitando, con mia figlia di due anni accanto che in modalità disco-rotto mi ripeteva “What’s that mummy? Can I see? E perché? What’s that mummy? Can I see? E perché? What’s that mummy can I see? E perché? ecc” ragionavo sul fatto che un’altra maledizione pressoché letale potrebbe essere “Che tu possa svegliarti ancora ubriaco di Cava catalano, con la nausea del primo mese di gravidanza, ma con le figlie già nate e in piena ‘fase del perché’ che ti parlano in un’altra lingua”.
Eroe del giorno: mio marito, il santo Padre che festeggiamo oggi.
L’anglo-arabo ha vestito le figlie logorroiche (al solito mettendogli addosso dei pigiami ma va benissimo) e le ha portate lontano dalla mia testa pulsante, riportandole indietro ore dopo, ad hangover finito.
Tra un pisolino rigenerante e l’altro, il dio delle città e delle immensità come monito mi ha fatto finire per caso su questo articolo, che in estrema sintesi sostiene: ma quale festa del papà, della mamma, della nonna…ci vorrebbe una festa della madre single (e del padre single, aggiungo io).
Una festa per quei genitori, per intenderci, che probabilmente sabato mattina si trovavano nella mia stessa posizione (con testa nel cesso) ma che realisticamente non potevano permettersi di restarci. Perché accanto a loro non c’era nessun padre (o madre) che potesse allontanare o intrattenere l’inopportuna prole.
Eroi di tutti i santissimi giorni: i padri e le madri single.
E allora oggi per la festa del papà avrei potuto scrivere di quanto l’anglo-arabo sia bravo a pettinare le figlie (ma già l’ho scritto).
O di quanto siano buone le pizzelle fritte del mio papo (ma già l’ho scritto)-
O di quanto siano padri altrettanto degni di zeppole alla crema quelli delle coppie omosessuali (ma già ho scritto pure questo).
O di quanto siano boni i padri svedesi (così, a caso, ma ho già scritto persino questo).
Ma ho pensato che sia giusto usare questa simpatica festa – su cui non ho più un cazzo da dire – per fare gli auguri ai genitori che si sono trovati ad essere single perché, per una qualunque ragione, la loro famiglia si è spezzata in due parti non eque.
Brava tu, mamma con figlio che ha 41 di febbre e devi decidere da sola se portarlo in ospedale/ricoprirlo di cubetti di ghiaccio/chiamare l’esorcista.
Bravo tu, padre che a Carnevale vesti tua figlia da Madonna dell’Arco, pensando di averla vestita da Elsa di Frozen.
Brava tu, madre che non ti ammali mai, perché sennò chi lo porta tuo figlio all’ospedale (lascia stare i cubetti di ghiaccio che fanno malissimo. Al massimo l’esorcista).
Bravo tu, padre che fino a un anno fa non sapevi neanche dove fosse l’armadio di tua figlia e ora lo hai addirittura riorganizzato in base allo spettro dei colori, dando sfogo al tuo disturbo ossessivo compulsivo.
Bravi voi che accompagnate i vostri figli a scuola, lavorate, li andate a prendere, fate la spesa, gli cucinate, gli fate la doccia, gli leggete le favole. Tutti i santi giorni. E siete ancora tutti interi (e senza drogarvi!!)
Ma più che dar loro un’altra inutile festa per santificarli, regaliamogli il nostro supporto, in modo che possano riprendersi un po’ di quella libertà che hanno perso nel proseguire da soli il lavoro che avevano iniziato con qualcun altro.
Portate i loro figli a fare un giro, fategli una spesa, preparategli una cena.
E soprattutto, quando vi capita di incrociarli, abbracciateli forte.
Single Parent’s Day
In Neapolitan we very much like to go into details when it comes to cursing: may you be stoned in a narrow blind alley, then not find any open pharmacies and receive very slow medical help.
Saturday morning, while my head was in the toilet, vomiting with my two-year-old daughter next to me, in “broken-record mode”, repeating: "What's that mummy? Can I see? Perché? What's that mummy? Can I see? Perché? What's that mummy can I see? Perché? Etc”, I came up with another almost lethal curse "May you wake up still drunk on Catalan Cava, with the nausea of the first month of pregnancy, but with your daughters already born and in full ‘WHY phase’ speaking to you in foreign language”.
Hero of the day: my husband, the holy Father that we celebrate today.
The Anglo-Arab dressed his chatterbox daughters (in pyjamas as usual, but that's fine) and took them away from my throbbing head, bringing them back hours later, once the hangover was over.
Between a regenerating nap and the other, god warned me making me come across this article, which in a nutshell says: forget father's, mother's, grandmother's day ... we need a Single mother’s (and single father’s, I might add) Day.
A Day for those single parents, so to speak, that on Saturday morning could have been in the same position as me (with their head in the toilet) but realistically they could not afford to stay there. Because on their side there was no father (or mother) who could take away or entertain the unsuitable offspring.
Heroes of every given day: single fathers and mothers.
So today, for Father's Day, I could have written how good the Anglo-Arab is in combing his daughters hair (but I've already written about that)
Or how good my dad’s fried pizza is (but I've already written about that) )
Or how gay fathers are equally worth celebrating with donuts (but I've already written about this too)
Or how hot Swedish fathers are (randomly, but I've already written even about this).
But I thought it would use this nice Day- on which I don't have any more to say - to celebrate the parents who ended up being single because, for whatever reason, their family broke in two unequal parts.
Well done you mum, for dealing with your son that has a 41c temperature and you have to decide on your own whether to take him to the hospital / sprinkle him with ice cubes / call the exorcist.
Well done you father, for dressing up your daughter at Carnival like the Virgin Mary, thinking that was Elsa from Frozen’s dress.
Well done you mother, for never getting sick, because otherwise who’s gonna take your son to hospital (forget the ice cubes, they are dangerous. Maybe the exorcist...).
Well done you father, that up until a year ago you didn't even know where your daughter's wardrobe was and now you have even reorganised it according to the color spectrum, giving vent to your OCD.
Well done to you all for dropping off your children at school, go to work, go pick them up, do the shopping, cook for them, shower them, read bedtime stories. Every single day. Without completely losing yourself (and without taking drugs !!)
Better than giving single parents another useless Day to sanctify them, we should support them, so they can get back some of that freedom they lost while continuing on their own the work they had started with someone else.
take their children for a walk, do the shopping for them, make them dinner.
And above all, next time you meet one of them, hug him/her tight.